Sostenibilità

Rischi ESG: i dati sulla gestione delle imprese italiane e il Sustainalytics ESG risk score

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Scopri i dati del Sustainalytics ESG Risk Score, l'indicatore della capacità da parte delle imprese italiane di gestire i rischi legati ai temi ESG.

Secondo il rapporto Consob “ ” pubblicato nel novembre del 2023, la capacità di gestire i rischi ESG delle imprese nell’Eurozona e in Italia è in miglioramento.

 

Lo studio prende in esame l’andamento da dicembre 2019 a dicembre 2022 del Sustainalytics ESG risk score, l’indice che misura sinteticamente l’esposizione delle società a fattori di rischio ESG, cioè quei rischi riconducibili a tematiche ambientali, sociali e di governance, in grado di impattare sulle performance aziendali.

 

Nonostante il report si concentri sul periodo 2019-2022, Consob ha evidenziato una certa stabilità dell’indice anche nel 2023.

 

Cosa si intende per “rischio ESG”?

I criteri ESG riguardano tre pilastri indispensabili a uno sviluppo sostenibile:

 

  • Environmental, prende in considerazione fattori ambientali, come la gestione dei rifiuti, l’inquinamento, l’esaurimento delle risorse naturali, la preservazione della biodiversità, l’emissione di gas serra, la deforestazione e il cambiamento climatico.
  • Social, relativo ai fattori sociali, come il trattamento dei dipendenti, le condizioni di lavoro, il sostegno alle comunità più fragili, la tutela della salute, la sicurezza e la gestione dei conflitti sociali.
  • Governance, i fattori di governancehanno a che vedere con le strategie di gestione e management seguite da un’azienda (o uno Stato), come compliance, remunerazione dei dirigenti, corruzione, composizione del management, valorizzazione delle diversità.

Compreso cosa sono i fattori ESG, diventa più semplice identificare i rischi  in cui un’impresa può incorrere:

 

  • Rischi ambientali: sono quei rischi derivanti dagli che stanno diventando sempre più evidenti negli ultimi anni, come alluvioni, incendi, siccità che possono danneggiare le infrastrutture aziendali, ma anche interrompere la produzione o la supply chain. Rientrano in questo tipo di rischio anche l’uso inefficiente delle risorse naturali e delle materie prime che va ad incidere sui costi. Da non dimenticare poi il tema delle emissioni di gas serra generati dall’attività aziendale che comporta sanzioni e costi.

 

  • Rischi sociali: condizioni di lavoro inadeguate, insicurezza, sfruttamento del lavoro, violazioni dei diritti umani, discriminazioni, partnership commerciali con aziende non etiche, hanno gravi ripercussioni sulla reputazione aziendale e comportano elevati rischi legali, nonché costi in caso cause e processi.

 

  • Rischi di governance: la e lungo la supply chain, ma anche conflitti di interesse e non conformità a normative e regolamenti, impediscono da un lato di far emergere tempestivamente situazioni che potrebbero compromettere un’operatività efficace ed efficiente, dall’altro possono portare a sanzioni e azioni legali.

 

Impatto dei rischi ESG: quali sono i settori più esposti?

Il report Consob sopracitato ha evidenziato quali settori sono più esposti ai sustainability-related risks.

Considerando tre macrosettori (utility/energia, finance e industry), quel che emerge dall’analisi è che in media l’esposizione ai fattori di rischio delle società utilities ed energia è più elevata rispetto a quella di chi opera nel settore manifatturiero e in quello finanziario.

Avere una maggiore esposizione ai rischi ESG?, significa innanzitutto dover fare i conti con una maggiore probabilità che gli impatti correlati a questi rischi  possano incidere sulle performance finanziarie. Come abbiamo visto, al verificarsi di condizioni avverse, possono esserci  , un aumento dei costi o un abbassamento i ricavi, a discapito della continuità operativa, della redditività aziendale e della stabilità a medio-lungo termine dell’impresa, senza contare il danno reputazionale che questa potrebbe dover fronteggiare.

 

In Italia, fermo restando che gli ESG risk score sono in linea con il resto dell’eurozona, l’esposizione ai fattori di rischio del comparto finanziario è in media più elevata rispetto al settore corporate.

Lo studio include inoltre un’analisi sulle società quotate in Italia, finalizzato a verificare la correlazione tra l’ESG risk score e l’ESG rating di Refinitiv (misura della performance ESG delle società calcolato dall’azienda Refinitiv, fornitore globale di dati e score sul mercato finanziario) con alcune delle principali caratteristiche delle imprese (come performance, volatilità, liquidità, leverage finanziario, price on earnings o capitalizzazione).

Dall’indagine è effettivamente emerso che le società con ESG rating alti sono accumunate da una maggiore liquidità e capitalizzazione.

Come gestire e mitigare i rischi ESG

Una gestione efficace dei rischi ESG prevede tre fasi cruciali.

 

  1. Identificazione

L’individuazione dei rischi ESG può avvenire solo attraverso un’analisi scrupolosa dei processi operativi e produttivi, della supply chain, delle strategie aziendali, ma anche delle caratteristiche del settore di appartenenza e degli stakeholder, nonché delle tendenze a livello globale, dei competitors e del quadro normativo, al fine di per individuare potenziali aree di esposizione ai rischi ESG.

 

  1. Valutazione

Una volta identificati i rischi, vanno valutati la probabilità che si verifichino e i potenziali effetti. In questo modo è anche possibile andare a creare una sorta di priorità nella gestione dei rischi emersi, andando a seguire prima quelli più probabili e impattanti. Una valutazione, per essere davvero efficace, dovrà essere qualitativa e quantitativa, in modo che emergano i fattori di rischio specifici associati a ciascun aspetto preso in esame, per poi riuscire a classificare i rischi e a sviluppare un piano di intervento e di monitoraggio continuativo nel tempo.

 

  1. Mitigazione

Intervenire mitigando i rischi emersi significa sviluppare e implementare delle strategie mirate al contenimento e riduzione dei rischi. Queste strategie possono riguardare l’adozione di policy aziendali, strategie o procedure interne volte a interrompere pratiche scorrette o rischiose. Uno degli aspetti più importanti in questo percorso di sostenibilità è quello di integrare i criteri ESG nelle decisioni aziendali. Formazione, sensibilizzazione e comunicazione sono poi tre aspetti fondamentali per sviluppare una maggiore consapevolezza e favorire la promozione di pratiche sostenibili.

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I criteri ESG nelle PMI italiane e il ruolo di investitori e stakeholder

Nel percorso verso una crescente sensibilità a tematiche legate allo sviluppo sostenibile gli stakeholder e gli investitori svolgono un ruolo cruciale potendo influenzare le scelte aziendali.

Le opinioni e i comportamenti di chi ha interessi nell’attività dell’impresa - che siano clienti attuali o potenziali, dipendenti, fornitori, istituzioni locali e nazionali, investitori o altro - sono infatti tenute in grande considerazione dalle aziende più lungimiranti, ben consapevoli che con il loro favore è più probabile raggiungere gli obiettivi di crescita dell’impresa.

 

Il monitoraggio e il controllo delle attività aziendale da parte degli stakeholder si rivelano dunque particolarmente efficaci. Altrettanto importanti sono i loro comportamenti: consumatori più attenti alla sostenibilità  porteranno necessariamente un’azienda a proporre prodotti e servizi più sostenibili per assicurarsi un vantaggio competitivo e incontrare le preferenze del mercato.

 

Allo stesso modo finanziatori che scelgono di puntare su investimenti sostenibili supportando economicamente progetti e imprese impegnate nella sostenibilità, fanno sì che le aziende diventino sempre più attive in questo ambito.

 

Un grosso ruolo è poi svolto dalle istituzioni, chiamate a pretendere dal tessuto imprenditoriale una maggiore attenzione all’ambiente e ai diritti umani, vigilando sulla compliance e sul rispetto delle normative di riferimento. La regolamentazione ESG è, infatti, destinata a essere una potente leva per fare in modo che le aziende generino un impatto positivo sulla società.

 

In conclusione, non resta che sottolineare che le tematiche ESG sono lungi dall’essere una moda del momento. Anzi, sono destinate a diventare sempre più importanti per gli individui, per le aziende, per gli stati e per il Pianeta. Comprenderne la portata significa anche sforzarsi nella mitigazione dei rischi del non essere sostenibili.

Una sfida, quella della sostenibilità e della gestione dei rischi, che deve essere affrontata senza indugi e senza rimandare a domani. Il futuro dipende dalle decisioni prese nel presente.

 

 

Luca Greco
L'AUTORE
Luca Greco

Small Corporate & Remote Selling Sales Director, CRIBIS

Dopo un’esperienza ventennale nel B2B sales, nella quale ha ottenuto importanti risultati accrescendo il valore di alcuni clienti strategici attraverso l’implementazione di progetti complessi in ambito credit management, supply chain e sales acceleration, ha avviato un nuovo percorso professionale assumendo il ruolo di Sales Innovation Director. Nel nuovo ruolo coordina un Team multitasking che si occupa di supportare e formare le reti di vendita, di garantire lo sviluppo di alcuni mercati verticali e di assistere i clienti nell’adoption dei servizi per aumentare il loro grado di consapevolezza e di soddisfazione. Appassionato lettore di saggi di storia, geopolitica e romanzi declina questa passione nei viaggi in luoghi con grande impatto naturalistico e/o ricchi di contenuti storici.

Small Corporate & Remote Selling Sales Director, CRIBIS

Dopo un’esperienza ventennale nel B2B sales, nella quale ha ottenuto importanti risultati accrescendo il valore di alcuni clienti strategici attraverso l’implementazione di progetti complessi in ambito credit management, supply chain e sales acceleration, ha avviato un nuovo percorso professionale assumendo il ruolo di Sales Innovation Director. Nel nuovo ruolo coordina un Team multitasking che si occupa di supportare e formare le reti di vendita, di garantire lo sviluppo di alcuni mercati verticali e di assistere i clienti nell’adoption dei servizi per aumentare il loro grado di consapevolezza e di soddisfazione. Appassionato lettore di saggi di storia, geopolitica e romanzi declina questa passione nei viaggi in luoghi con grande impatto naturalistico e/o ricchi di contenuti storici.

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